DICHIARAZIONE FINALE DELL’ASSEMBLEA EDUCAZIONE DEL FORUM SOCIALE MONDIALE (versione preliminare) Italiano

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DICHIARAZIONE  FINALE  DELL’ASSEMBLEA EDUCAZIONE DEL  FORUM SOCIALE  MONDIALE  (versione preliminare)

 

Le/i partecipanti all’Assemblea educazione del FSM, riuniti nell’università di Cheik Anta Diop, in Dakar il 10 febbraio del 2011, delegate e delegati di Movimenti Sociali, Reti Educative, Sindacati Docenti, Organizzazioni Popolari, studentesche e di genitori… tanto di carattere globale che regionale o nazionale, approviamo per consenso i seguenti punti derivanti dal raccordo delle agende di ognuna delle nostre organizzazioni coinvolte con i processi educativi dei nostri popoli, in sintonia con la carta dei principi del FSM.

Riaffermiamo:

  1. Il diritto all’istruzione come diritto umano fondamentale e interconnesso con i diritti economici, sociali, politici, culturali ed ambientali (approccio trasversale)
  2. Il riconoscimento delle lotte per un’educazione alla cittadinanza, per la democrazia, le nuove sfide del lavoro, la giustizia sociale, l’uguaglianza, nel quadro dell’educazione per tutta la vita.
  3. Un’istruzione pubblica sotto la responsabilità dello Stato, laica e gratuita, dalla scuola per l’infanzia all’università e lungo tutto l’arco della vita, per la quale lotteremo sia da prospettive sindacali, che di associazioni dei genitori, studentesche e, più in generale, di tutta la società civile organizzata; istruzione legata al finanziamento pubblico.
  4. Un’istruzione includente di tutte le diversità etniche, di genere, generazionali, territoriali, comprendendo l’istruzione rurale, all’orientamento sessuale, l’integrazione dei diversamente abili ecc…
  5. Le rivendicazioni della pedagogia di Paulo Freire e di altre teorie pedagogiche basate sui saperi locali, l’educazione popolare ed il recupero della storia dei popoli.
  6. Lo sviluppo di strategie d’impatto nei confronti di governi locali e nazionali, di organismi internazionali, contro la privatizzazione e mercificazione dell’istruzione, tenendo come riferimento l’istruzione come diritto umano inalienabile.
  7. Il rafforzamento del movimento sociale che lotta per l’istruzione come diritto.
  8. Il nostro ripudio nei confronti dell’impertinenza dell’istruzione colonialista, in special modo nei paesi africani, che disconosce e non considera i saperi e le narrazioni locali.
  9. La produzione di una conoscenza applicabile, significativa e che tenga conto dei contesti locali, in problematiche quali migrazioni, esodi, guerre ed ogni forma di discriminazione, questo include il diritto ad istruirsi nella propria lingua.
  10. La forte richiesta di sostenere le condizioni di alunni e docenti che si trovino in condizioni di guerra, pretendendo il rispetto delle loro vite e dei loro diritti umani.
  11. Il rafforzamento della lotta per garantire migliori condizioni al lavoro docente nei confronti del peggioramento delle condizioni lavorative dei lavoratori e lavoratrici dell’istruzione e delle condizioni generali dell’insegnamento.
  12. Le esigenze di rispondere alle situazioni problematiche legate all’appartenenza (lingua propria, curricula), all’accesso (logistica inadeguata), alla qualità (istruzione centrata sulle potenzialità umane ed in armonia con la natura).
  13. La necessità di inserire la lotta per il diritto all’educazione nel quadro della crisi del modello civilizzatore, promuovendo la cittadinanza attiva e la resistenza di fronte al modello dagli organismi internazionali. La democratizzazione del sapere è un elemento fondamentale della democratizzazione della società.
  14. L’urgenza di dotare di contenuti significativi e significanti il concetto di qualità dell’istruzione, accessibile a tutti e tutte, senza discriminazioni, solidaria e lungo tutta la vita.

Prendendo in considerazioni le proposte ed i suggerimenti nati dalla discussione in Assemblea, vogliamo promuovere ed invitiamo tutti i movimenti ed organizzazioni coinvolte con il sistema dell’istruzione in tutto il mondo:

1.      A lottare contro gli organismi internazionali che promuovono la privatizzazione dell’istruzione ed incidere nella ricerca di risorse per la mobilitazione sociale dell’istruzione con qualità.

2.      A scambiare ricerche ed esperienze pedagogiche e di mobilitazione sociale per il diritto all’istruzione universale, includente e di qualità.

3.      A scambiare saperi nel campo dell’istruzione a tutti i livelli e modalità educative.

4.      A sostenere il rafforzamento delle leadership sociali nei processi di influenzamento.

5.      Ad invitare le reti mondiali ad offrire accesso ai materiali educativi che vengono prodotti dai membri delle reti medesime.

6.      Ad invitare il Movimento Sindacale ad offrire cooperazione in formazione, influenzamento ecc…

7.      Ad operare in una prospettiva di genere nell’istruzione, verso la prossima Conferenza Internazionale dell’Educazione.

8.      Ad elaborare, nella prospettiva della prossima Conferenza Rio + 20, il ruolo dell’educazione ambientale.

9.      A partecipare all’Assemblea mondiale del ICAE.

10.  A costruire discussione per un «altro mondo possibile».

11.  A rafforzare la partnership sindacale del movimento per l’istruzione.

12.  Ad esercitare pressioni sui governi, per un’educazione verso la giustizia sociale, per il finanziamento dell’educazione pubblica, gratuita e di qualità in tutti i livelli.

13.  Ad articolare gli sforzi con le associazioni di genitori.

14.  A partecipare al Congresso Latinoamericano degli studenti in ottobre in Uruguay, anniversario dei 45 anni di OCLAE (Organizzazione Caraibica e Latinoamericana degli Studenti).

15.  Ad aumentare l’interconnessione delle lotte che mettono in relazione le questioni locali come l’immigrazione, con i temi del diritto, accesso e qualità dell’istruzione.

16.  Ad utilizzare ed espandere l’uso del software libero, la garanzia della banda larga come diritto fondamentale delle persone dell’accesso alla libera conoscenza.

17.  A mettere in campo una maggiore articolazione con la Settimana di Azione Globale promossa dalla Campagna Mondiale per l’Istruzione articolandosi con le Coalizioni Nazionali per il Diritto all’Istruzione di ogni paese.

18.  Al rafforzamento delle ricerche e delle esperienze provenienti dall’istruzione superiore universitaria, in favore del diritto all’istruzione e come contributo alla soluzione dei problemi educativi.

19.  A privilegiare la formazione dal vivo nei confronti della formazione a distanza per la formazione docente, per ogni livello e modalità dei sistemi educativi.

Punto speciale: L’Assemblea Educazione, da ultimo ed all’unanimità, decide di trasmettere al Consiglio Internazionale del FSM, il suo più assoluto rifiuto nei confronti dell’attentato alla libertà di espressione che la delegazione del Popolo Saharahui ha subito, a causa di provocatori, durante il presente FSM.

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